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La ribollita è uno dei piatti che descrive perfettamente la cucina toscana: semplice ma ricca di sapori, rustica ma raffinata. Il suo nome significa letteralmente "ricucinata", in riferimento al modo tradizionale di prepararla.

Una zuppa povera con una ricca storia

Questo piatto affonda le sue radici nel Medioevo, quando i contadini non potevano permettersi di sprecare il cibo. Utilizzavano gli avanzi di verdure arrostite, fagioli e pane duro per dare spessore alla zuppa. La ribollita è quindi un esempio di cucina povera, basata sulla stagionalità e sulla valorizzazione degli ingredienti disponibili.

Cosa rende la ribollita ribollita?

La base è costituita da cavolo nero, fagioli cannellini, carote, sedano, cipolle, pomodori e pane vecchio toscano, che viene aggiunto al momento della cottura.pane toscano, che viene aggiunto alla fine per addensare la zuppa. Non mancano l'olio d'oliva di buona qualità e le erbe aromatiche come il timo e il rosmarino.

Ribollita

Ribollita, zuppa tradizionale toscana

Uno degli elementi chiave della preparazione è il riscaldamento ripetuto, che unisce i sapori e conferisce alla zuppa la sua caratteristica consistenza. La ribollita è più buona il secondo o il terzo giorno, quando è ancora più densa e intensa.

Come gustarla?

Si serve calda, irrorata di olio extravergine d'oliva e spesso accompagnata da pepe macinato al momento. Il suo sapore è migliore nei mesi invernali, quando riesce a riscaldarsi in modo ottimale. E poiché non contiene carne, è molto apprezzata anche dai vegetariani.

La ribollita è un esempio di come un piatto semplice possa essere incredibilmente delizioso, sia che lo si mangi in una piccola trattoria toscana sia che lo si prepari a casa.