I casoni sono tradizionalmente costruiti con materiali naturali come legno, canne e fango. Hanno un tipico tetto a forma di cono, ricoperto di canne, che protegge dalle intemperie. L'interno di questi casoni è semplice ma funzionale, progettato per soddisfare le esigenze dei pescatori che vi soggiornavano durante le battute di pesca.
L'intera area costituisce un habitat unico per la flora e la fauna locali, con le rive fiancheggiate da cespugli di tamerici maturi e uccelli acquatici e tartarughe che si nascondono nei canneti. La laguna ospita innumerevoli specie di pesci, crostacei e altri animali che sono stati cacciati dalle famiglie di pescatori per secoli. Alcune escono in mare ogni giorno, altre rimangono nella laguna. Poi scaricano il pescato nel vecchio porto dei pescatori nel centro della città: uno spettacolo incredibile per i turisti, che possono vedere casse piene di animali di ogni tipo. Accanto al porto c'era un mercato del pesce, ma il vecchio edificio è stato demolito.
Oggi la maggior parte dei pescatori vive solo in città o nei dintorni, ma alcuni rimangono ancora nelle originarie capanne di canne dei Casoni, sulla cosiddetta Isola dei Pescatori, nella laguna. L'insediamento funziona più come un museo all'aperto, con alcuni vecchi pescatori che vivono ancora nei loro casoni, intrecciando reti, cucinando sul fuoco e allevando polli, anatre e conigli.
Alcuni di loro ricordano persino Ernest Hemingway stesso, che era solito soggiornare qui e venire in laguna a caccia; la sua casa è visibile dalla barca. Hemingway ha anche ambientato il suo romanzo "Al di là del fiume e tra gli alberi" a Caorle e nella sua laguna.
Ogni mattina e pomeriggio, la motonave Arcobaleno parte dal vecchio porto peschereccio nel centro di Caorle per raggiungere la laguna. il tragitto dura circa 2,5 ore e prevede anche un breve discorso registrato in ceco sui momenti salienti. Durante una breve sosta all'Isola dei Pescatori, è possibile vedere il Casone dall'interno e assaggiare il caffè alla Pescatora, forte e dolcissimo, addolcito con un'erba segreta al posto dello zucchero.
Il borgo marinaro è raggiungibile anche in bicicletta; alla periferia orientale di Caorle, dopo la spiaggia di Levante, si passa tra i campeggi in direzione di Porto Falconera e si imbocca la strada sterrata sulla sinistra. Alla fine bisogna smontare e lasciare la bici nella rastrelliera a lato della strada, quindi proseguire lungo gli stretti sentieri tra le baite e i ponti di legno, con solo acqua e canneti tutt'intorno.